di Stefano Sansonetti
Il Fisco italiano si mette in mano a un broker assicurativo domiciliato a Dublino. Nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha chiuso una procedura per la selezione di un soggetto in grado di fornirle assistenza nel campo delle assicurazioni. La scelta è caduta sul gruppo Willis, multinazionale che ha sede a Londra e domicilio a Dublino, capitale di quell’Irlanda che grazie a un Fisco morbido sulle imprese e alla crescita economica che ne era momentaneamente derivata si è conquistata negli anni scorsi l’appellativo di «tigre celtica» (poi sgretolatosi sotto il peso della crisi finanziaria). Per la struttura guidata da Attilio Befera, con 33.900 dipendenti, Willis dovrà svolgere sostanzialmente due attività. Da una parte provvederà «alla revisione e all’aggiornamento della valutazione dei rischi dell’Agenzia delle Entrate, al fine di redigere i capitolati tecnici di polizza inerenti le nuove coperture assicurative». Dall’altra attuerà «la gestione ed esecuzione delle suddette nuove polizze». Le spiegazioni sono contenute nel capitolato descrittivo della procedura di gara predisposta all’epoca dall’amministrazione. Insomma, un attività di assoluto rilievo, considerando i rischi cui è sottoposto l’ente di via Cristoforo Colombo. Che, per fronteggiarli, ha pagato nell’ultimo triennio premi per un totale di 4,32 milioni. I servizi, che verranno coperti dalle società di assicurazione che si aggiudicheranno appalti ad hoc, sono la Responsabilità Civile verso terzi e verso prestatori di lavoro (per la quale oggi l’Agenzia versa un premio lordo annuale di 220 mila euro), Errors & Omissions (premio annuale di 445.255 euro), All Risks Porperty (441.600 euro) e il settore Infortuni-danni accidentali-danni al bagaglio-dipendenti in missione-infortuni conducenti (333 mila euro). Il contratto, per la precisione sottoscritto con la Willis Italia, controllata del gruppo inglese, avrà una durata triennale, ma non peserà sulle tasche dell’Agenzia delle Entrate. L’importo massimo del servizio, ovvero 432 mila euro calcolati applicando il 10% di base d’asta sul valore complessivo dei premi triennali oggi versati, «sarà pagato dalle compagnie assicuratrici con commissioni provvisionali quotate dallo stesso aggiudicatario in fase di offerta economica». Da registrare, ai fini del perfezionamento del contratto, che Willis ha offerto all’Agenzia un super-ribasso del 64,54%, prevalendo sulle candidature di altre sei società. Tra l’altro non è la prima volta che il gruppo inglese lavora con l’amministrazione finanziaria. Circa tre mesi fa, infatti, anche Equitalia ha deciso di affidarsi ai suoi servizi. In questo caso il perimetro di copertura è maggiore. Oltre ai servizi previsti oggi chiesti per l’Agenzia ci sono la responsabilità civile e la tutela legale di amministratori, dirigenti e sindaci. Non si tratta ovviamente di roba da poco, se dal disciplinare di gara si apprende che il valore dei primi assicurativi versati da Equitalia, controllata da Agenzia delle Entrate e Inps, nell’ultimo triennio è stato di 16,37 milioni (il valore massimo del servizio per la società di riscossione è stato fissato in 516 mila euro). Su tutto questo, adesso, si appresta a lavorare il gruppo Willis, che in Italia opera nel settore del brokeraggio assicurativo dal 1991. Sul sito, per far capire quanto sia consolidata l’esperienza della multinazionale, viene ricordato che Willis è stato il broker riassicurativo di Hindenburg, il dirigibile tedesco esploso nel 1937. (riproduzione riservata)